giovedì 31 ottobre 2013

Smettila di correre e guarda dal finestrino!



Una volta mi trovavo alla stazione di Roma Tiburtina e mi incamminai nel sottopassaggio per andare a prendere la metropolitana che mi avrebbe condotto a Roma Termini. Avevo una certa fretta, i minuti erano contati, e non volevo perdere una singola coincidenza. Prima di entrare in metropolitana ho dovuto letteralmente fare lo slalom fra migliaia di persone, perchè come me erano tutti di fretta, tutti a correre, tutti, giustamente, con i loro tempi e le loro mete da raggiungere.


La metropolitana, manco a dirlo, era piena zeppa, stavamo tutti stretti stretti, schiacciati, a sentire i respiri di ogni singolo vicino di spazio. Quando sono uscito alla mia fermata sono letteralmente stato espulso fuori a propulsione, e senza sosta ho cominciato di nuovo lo slalom che mi ha portato nel giro di 10 minuti al mio treno. Salito su ho potuto costatare che ero sudato, con l'affanno, con i piedi indolenziti, e il dolore al collo: "e sono solo le 7.30 di mattina, cominciamo bene!"




La fretta!

La fretta e la corsa! La corsa e l'affanno! La meta che diviene tappa! La tappa che diventa inizio! L'inizio e una nuova corsa! E' il ciclo che riparte!
Il mondo corre come un dannato e noi affannosamente a stargli dietro. Ci mettiamo così tanta foga a corrergli dietro che non ricordiamo quasi nessuna faccia che incrociamo, nessuna strada che seguiamo, nessun passo che facciamo.


Che sia giusto o no, non possiamo più permetterci di non stare al passo, e ciò comporta un esaurimento in breve tempo di forze, voglia, fino a toglierci anche il benessere.

Ok, mi direte, è necessario!

Ma è necessario anche fermarsi ogni tanto, è necessario anche stoppare il veicolo che guidiamo nervosamente, posteggiare sul ciclio della strada, aprire il finestrino, far entrare aria fresca e guardarsi intorno: li c'è il paesaggio. Lui non scappa, non ha fretta, è immobile, immenso e pacifico.

E' da ammirare!


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