venerdì 11 ottobre 2013
Riesco a vendere frigoriferi agli eschimesi!
Riflettevo sulla capacità della gente di riuscire ad inventarsi ogni sorta di realtà, spacciandola per vera, organizzandola ad arte, magari basandosi su spunti credibili, plausibili, per poi gonfiare il tutto riuscendo a far incuriosire, quel tanto che basta, per prendere l'interesse di chi ha la voglia e la compiacenza di ascoltarli.
Nell'era dei social network la verità diventa sempre più merce rara: ognuno la monta come vuole, scrivendosela già a partire da un semplice status, mettendo una foto particolare, magari ritoccata.
Se si ci limitasse a ciò, non ci sarebbe nessun male, alla fine ognuno può dipingersi e farsi vedere come vuole, non deve darne conto a nessuno, se non a se stesso. Questo funziona un pò meno quando i venditori di verità taroccate, spacciandole per notizie certe, inventano un post, basato su un blog di infima categoria, magari scritto dalla stessa mente geniale, mettendo il tutto in vetrina e aspettando i commenti dei futuri "conoscitori di come và la vita".
E' tutto questo si traduce con una schiera di persone, finti sapienti ma grandi ignoranti, che si mangiano tutto quello che gli propinano, perchè in fondo è quel che vogliono sentirsi dire; trovare capri espiatori alle loro seghe mentali, gridare allo scandalo senza sapere che la notizia sia fonte certa o sia, come nella maggioranza dei casi, inventata ad arte magari per portarti in quella pagina, magari perchè ad ogni like corrisponde qualche centesimo in più.
E ti trovi a leggere post inventati contro leggi inesistenti (in questo periodo quelli sugli immigranti spuntano come i funghi dopo una pioggia), politici sprezzanti, cure mediche miracolose (che di miracoloso hanno solo il numero di persone che cade in trappola), e altre stupidate su animali inesistenti (quello del pesce che strappa il pene è stupenda), epidemie esotiche e compagnia bella.
La cosa che mi rattrista di più non sono neanche gli inventori di tali notizie immaginarie, a loro scrivere non costa nulla, e sono li a sfregarsi le mani quando il tutto diventa virale. Mi rattrista di più chi ci cade con tutte le scarpe senza informarsi prima, e commenta dall'alto della propria saggezza cercando di inculcare prima a e stesso che agli altri una ragione personale che nella maggioranza dei casi si rivela essere solo una grande stronzata.
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