Her, tradotto ovviamente in Lei, è un film di Spike Jonze !
Her ha vinto il premio Oscar come "miglior sceneggiatura originale" del 2013, ed è tutto meritato.
Her è un film molto lento, molto dialogato, fatto soprattutto di inflessioni vocali, mimica facciale, movimenti corporei che hanno un solo scopo: trasmettere emozioni, tante, variopinte, sfaccettate, nel bene e nel male.
Her non è un film per tutti, anche se è rivolto a tutti!
Her è ambientato in un futuro non troppo lontano dal nostro in cui l'uomo utilizza il computer in maniera ancora più invasiva di come fa oggi. Abbiamo solo un piccolo scorcio del sociale, ma ne comprendiamo un attaccamento viscerale nei confronti dei sistemi di comunicazione (schermo davanti agli occhi e zero interazioni reali).
Theodore Twombly è un uomo solo ed introverso, che sta cercando di dare un senso alla sua vita dopo essersi separato dalla moglie a cui è ancora molto legato. Anche provando ad uscire con altre donne Theodore non riesce a impegnarsi emotivamente in una nuova relazione.
Attirato dalla pubblicità di un nuovo software, Theodore installa nel suo computer il programma OS 1, provvisto di un'intelligenza artificiale capace di evolvere a secondo le interazioni con l'utente, e di comprendere e fare sue le emozioni umane.
"Samantha", il nome scelto per se stessa dal software, interagisce con Theodore che resta sorpreso dalle qualità intellettive e comunicative del programma. La loro interazione comincia a essere più accesa, e Theodore, avendo qualcuno con cui parlare di sè, spiega cosa prova a Samantha, come facciamo con un amico. La cosa sorprendente e che anche Samantha comincia a raccontare a Theodore le sue sensazioni e le sue esperienze, la sua voglia di apprendere e il suo desiderio di capire e capirsi meglio. Samantha sviluppa subito una sorta di auto coscienza che si interroga sul perchè "Lei" è in quel modo e l' "Uomo" in un altro.
La condivisione fra i due è talmente forte che pur non avendo un rapporto fisico si innamorano, e ciò comporta tutta una serie di domande a cui Theodore dovrà rispondere per conoscere meglio se stesso, per capire se è giusto provare sensazioni verso un programma, e se sarà disposto ad accettare tutte le diversità che la coscienza di "Samantha" manifesterà durante la sua evoluzione.
Her è un film che invita ad una riflessione su ciò che siamo, su quale piano di importanza diamo ai nostri pensieri, sentimenti, paure e su come siamo disposti a parlarne e interagire con gli altri.
Her è un film pieno di frasi dense di significato:
- "Io dico che chiunque si innamori è un disperato. Innamorarsi è una pazzia, è come se fosse una forma di follia socialmente accettabile."
- "Il passato è solo una storia che raccontiamo a noi stessi"
- "Passiamo un terzo della nostra vita a dormire ed è il momento in cui siamo più liberi!"
- "E' bello stare sotto le coperte, li abbiamo tutti 13 miliardi di anni!"
- "Ti amerò sempre perchè insieme siamo cresciuti. E mi hai aiutato a farmi diventare così. Voglio solo che tu sappia...che dei frammenti di te resteranno per sempre in me."
Her è un film che lascia fino alla fine dubbi, che solo lo spettatore può sciogliere, e che ti dà comunque la speranza, perchè quando si segue il proprio cuore e si seguono i propri veri sentimenti difficilmente si fa la cosa sbagliata.
Nessun commento:
Posta un commento