giovedì 20 novembre 2014

10 profili di chi bazzica facebook - Pro e contro dell'essere social!


Facebook e i nostri innumerevoli amici. I dieci profili che andrò a presentare,  sono solo una minima parte di quelli esistenti sul social. Sono divisi in due livelli:

LIV.1: il sopportabile
LIV.2: l'insopportabile.

Se vi riconoscete nel primo continuate così, in fondo non siete affato male, se vi riconoscete nel secondo genere, preoccupatevi, e di brutto, dico sul serio! Magari, per il vostro bene, fatevi vedere da uno bravo.


1 - LO SPUTTANATORE


LIV.1 : E' colui che nei tuoi status, foto, link puntualmente commenta in modo lievemente sarcastico, abbassando la qualità di quello che vuoi esprimere. Tendenzialmente non lo fa con cattiveria, è "un personaggio" buffo. Il suo modo di agire non è esclusivamente rivolto verso di te, ma verso tutti quelli con cui nella realtà ha un rapporto di vera amicizia. Agisce in questo modo perchè ritiene esagerata la serietà, a volte con ragione, a volte con esagerazione.

LIV.2 : E' colui che nei tuoi status, foto, link, puntualmente, fa lo stronzo. Il suo sarcasmo è irritante, a tal punto che hai la tentazione, più volte, di cancellargli i commenti. Vira qualsiasi discorso su sponde diverse (tendenzialmente sessuali) perchè è particolarmente deviato di suo e perchè vuole far calare l'attenzione, in maniera intenzionale, su ciò che vuoi esprimere. Se cancelli una delle sue risposte replicherà con altre battute al vetriolo, ma non ti affronterà mai in un messaggio privato. Nella vita reale si crede tuo amico, finchè non stai sotto il suo gioco "di simpatia" che condivide solo lui e quello che gli resta del suo sistema cerebrale. La cosa migliore che puoi fare non è certamente ignorarlo, ma rispondere al suo sarcasmo con la stessa pillola. Questo, a lungo andare, lo irrita tantissimo, portandolo alla decisione di arrendersi o eliminarvi dalle amicizie, e credetemi, è la cosa migliore che possa capitarvi!


2 - IL COMPLOTTISTA:


LIV.1: Un vostro amico che mette link su link di come il mondo sia in mano a poche persone e su come siamo tutti manipolabili. Si diverte a cercare cospirazioni solo perchè lo solletica la fantasia che tutto, ma proprio tutto, sia un gioco in mano a pochi. Nella realtà è un amico che ritiene che ci sia del vero in quello che pubblica, ma non gliene può fregare di meno. Alla tua domanda diretta su tali argomenti ti riponderà: "Leggo tutte 'ste cose per curiosità, magari vengo a scoprire che le <<scie chimiche>> sono roba vera e mi paro il culo!" E mentre te lo dice sorridendo capisci che è più simpatico che svalvolato.

LIV.2: E' il tipo che ti tempesta di messaggi in bacheca o privati su come il mondo finirà presto, sul fatto che siamo tutti sotto assedio per colpa di potenze oscure o su quanto il latte crei l'osteoporosi.  Per lui anche facebook è il male, ma non si capisce perchè ci bazzica ancora. Adam Kadmon è il suo DIO. Se per caso avete avuto la sventura di commentargli un post in riferimento a qualche complotto, adesso non vi libererete più di lui: diventerete il bersaglio delle sue innumerevoli paranoie. Nella vita vera difficilmente ha frequentazioni, è diffidente con chiunque. Se vi capita di passarci un serata la scelta di suicidarvi non vi sembrerà così orribile.


3 - IL ROMANTICONE


LIV.1 : E' colui che espleta ogni due per tre l'amore che prova per la sua dolce metà. Pubblica foto con lui/lei, status al miele, link da batticuore, canzoni su canzoni monotema, è il suo umore sarà sempre tra "oggi sono felice - oggi  sono innamorato". Non è fastidioso se non per quelli che rosicano augurandogli una morte rapida del rapporto. I restanti o non lo calcolano, o tendenzialmente gli mettono un bel "like" sulle sue innumerevoli espressioni d'amore. Chi lo conosce sa che nella vita reale è lo stesso, e quello che pubblica è davvero rivolto all'amato/a, con annesse esagerazioni.

LIV.2 : E' colui che è innamorato più nel ricevere like che della sua dolce metà. In una sola giornata vi tempesterà la bacheca di ogni sorta di messaggino verso l'amore, facendo salire il livello di glicemia su picchi talmente elevati che sarete tentati di inniettarvi una bella dose di insulina anche senza avere sintomi diabetici. Se non raggiunge puntualmente un elevato numero di "like" al suo post sdolcinato lo continuerà a commentare per tenerlo in bella vista e il più a lungo possibile. Nella vita reale non lo vedrete mai così legato alla sua "amata", ma buon per lei, altrimenti la soffocherebbe senza lasciarle scampo.


4 - IL CITAZIONISTA


LIV.1 : Colui che scrive sulla propria bacheca frasi di persone celebri e che spiegano il suo stato d'animo attuale. Sarà sempre tentato di trovare un link del suo autore preferito da condividere. E' una persona che nella realtà legge molto e che viene colpito da alcune frasi facendole diventare sue. Ha la tendenza a leggere sempre determinati autori spaziando di poco sul genere, ha una vispa intelligenza e un parlare argomentato. Dovrebbe imparare ad esprimere, con le sue parole, cosa prova, condividendo in modo più semplice il suo pensiero reale.

LIV.2: E' il classico tipo che si crede un intelletuale. Legge molto, ma più da internet che su un libro vero. Ha la tendenza di cercare su google: "frasi celebri di ...... " o "citazione di ......" . Sceglie quella che gli suona meglio, non comprendendola realmente il 99,9% delle volte. Condivide tutti i link degli amici in cui c'è la parentesi col nome dell'autore, non degnandosi neanche di leggere che cosa mette in bacheca. Nella vita reale di solito non spiccica due parole di seguito in italiano, e se lo fa è talmente pomposo da sembrare una mongolfiera

5 - IL MORALISTA:


LIV.1 : Colui che ha una morale molto alta, sia questa religiosa, sociale o di altro genere. Questa è ben delineata tanto da essere la sua filosofia di vita. Ha la tendenza a pubblicare link monotematici che riguardano religione, ambiente, animalismo, status sociale o politico. Si scandalizza delle notizie che toccano in maniera negativa una delle sue cause, spiegando con cura ciò che prova e come si dovrebbe intervenire per sistemare le cose. Prova rispetto per le idee altrui, ma a volte pecca di arroganza se qualche discorso non inquadra il suo modo di vedere. Nella vita reale è molto simile, argomenta talmente bene le sue idee che vi verrà voglia di scoprire di più sul suo mondo; dategli comunque la possibilità di conoscere anche il vostro punto di vista, e ne nasceranno discussioni interessanti per entrambi.

LIV.2: E' colui che crede di avere un alta morale, ma al limite del nazismo. Se muore un animale ucciso per sbaglio da una persona, metterà un link in cui inneggia alla persecuzione, fustigazione ed esecuzione pubblica di tale persona. Se qualcuno getta una carta per terra, vorrà sapere nome, cognome, telefono e abitazione di cotale "mostro" per andare a imbrattargli casa con escrementi biologicamente prodotti dal suo intestino. Se è un "amante dell'ordine sociale" e apprende la notizia che un ragazzino incensurato muore per sbaglio perchè se la faceva con un pregiudicato, allora per lui il ragazzino meritava di morire, e i suoi genitori di soffrire, uscendosene con la frase "così impara" come se un morto potesse più imparare qualcosa. Nella vita reale se gli dai argomentazioni valide a tutte le cazzate che spara, di solito, ha la tendenza a voltarsi o chiudere brutalmente il discorso dicendoti ... "tanto tu non capisci... e per colpa tua se i pedofili sono liberi" . E' nella mente comincia a profilarsi l'idea che il tuo "modo" di trovare amicizie va immediatamente rivisitato.


6 - IL BASTIANCONTRARIO


LIV.1 - E' colui che ad ogni notizia o scandalo, ha la tendenza a palesare un punto di vista differente dalla maggioranza. Lo fa un pò perchè ci crede e vuole mostrare agli altri che non è tutto bianco o nero, un pò perchè vuole spiccare su chi dice sempre la stessa cosa. La sua non è cattiveria, ma semplice tendenza a mostrare che nella vita anche le altre sfumature contano. Nel reale è lo stesso, qualche volta vi aiuterà a cambiare prospettiva, altre vi irriterà alquanto.

LIV.2 - Il classico coglione, la persona che odierete  a prescindere. Ha un suo particolare modo di credersi intelligente: nella sua testa si forma l'idea che la società e chi è dentro un social siano una massa di caproni, e che lui, a differenza degli altri, è investito della verità assoluta. Ha una mente con una sua morale, che va contro a prescindere alla morale della maggioranza delle persone; la cosa non sarebbe cattiva se solo non mostrasse una perfidia malata e una mancanza di empatia. Nel momento che muore un personaggio conosciuto e sui social si fanno dediche di cordoglio più o meno esagerate, avrà terreno fertile per dire la sua, palesando come nessuno piange o pubblica foto per l'umile zappatore morto sul campo, per l'operaio schiacciato dalla macchina, e disprezzando il vip morto con tutti gli epiteti che trova, cercandone i lati oscuri e mostrando a tutti quanto, dal suo punto di vista, facesse schifo. Quando qualcuno gli fa notare che era solo cordoglio per una persona che comunque non c'è più lui o continua sprezzande nella sua pantomima, o ti elimina dalle amicizie per aver osato contraddire colui che contraddice... e non sia mai, eh! Nella vita reale sarebbe meglio evitarlo come la peste, perchè di solito non ha il coraggio di dirti le cose che pensa in faccia, ma farà in modo di sparlare di te con gli altri e di sparlare degli altri con te, per evidenziare ancora una volta come solo lui sia nel giusto.


7 - L'EGOCENTRICO


LIV.1 -  Colui che incentra il suo status rispondendo letteralmente  a quello che chiede facebook: "che cosa stai pensando?". Mette sempre frasi personali sul suo benessere o malessere, con faccina di accompagnamento. Quando è di malumore inserirà link un pò depressivi. Se è di buonumore ci saranno invece link o striscie divertenti che ricordano quello che vive al momento. Ha capitò più di tutti quel'è l'uso primario di facebook. Nella vita reale inizierà le frasi con IO, e condurrà quasi sempre su di se ogni argomento della serata.

LIV.2 : Colui che si ritiene il migliore e che ve lo dice spesso e volentieri. Nei suoi status ci saranno sempre riferimenti diretti ad innalzare il suo essere. Commenterà quanto sia capace di fare una cosa e quanto siano invece incapaci gli altri. Si ritiene un ottima persona, buona, generosa, altruista, un super amico, un super amante, una bomba sexy a letto. Troverà continuamente link che esaltano il suo modo di percepire le persone e il mondo, dimostrando come tutto sia cattivo e come lui invece è ancora puro. Se appare un link in cui i chiede "le donne sono insoddisfatte a letto ?" lui risponderà "certo, solo uno come me può soddisfarle pienamente". Nella vita reale si vanteranno di ogni cosa, avranno sempre un aneddoto da romanzare. Chi lo conosce veramente sa quanto squallido possa essere!


8 - IL SELF-ISTA


LIV.1 : colui che nell'immagine di profilo avrà sempre l'autoscatto in primo piano. Nella sua bacheca troverete foto di se stesso, di coppia, di gruppi e di migliaia di persone intende a farsi un selfie. Non è esagerato nel mostrarsi e di solito pubblica solo quello che lo aggrada e che non risulta pesante. I suoi selfie, anche se molti, non sono pubblicati a ruota continua, ha un certo controllo sulle sue azioni. Nella realtà potrebbe essere timido a dispetto della sua voglia di self-arsi.

LIV.2 : colui che si fa un selfie anche sulla tazza del cesso. Fotografa ogni cosa, ogni angolo del suo viso, ogni centimetro della sua pelle. Sarà capace di farsi una carrellata di autoscatti della stessa foto e di pubblicarle tutte con commento annesso. Non è solo un maniaco dell'autoscatto, ma anche un perfezionista... aggiungerà ad ogni foto colore, sfocatura, luce finche non rimarrà soddisfatto del risultato. Se ha un i-phone o un applicazione che gli permette di modificarsi i tratti del viso la userà senza ritegno pensando di essere bellissimo, peccato che chi lo guarda la vedrà diversamente (visto certi risultati da circo dell'orrore). Non è spontaneo neanche a pagarlo, e se vi azzardate a chiamarlo bimbominkia nel profilo deciderà di togliere l'immagine, di bloccarla o di interrompere l'amicizia facebookiana con quello che ha osato essere blasfemo nei suoi confronti. Nella vita reale è di solito un insicuro cronico a caccia di continua approvazione... se infatti una sua foto non raggiunge un numero di like soddisfacenti è destinata ad essere cestinata.


9 - IL GIOCATORE


LIV.1 : Colui che per passatempo si applica nei tanti giochini su facebook. Di solito prova un gioco solo su invito e se gli piace lo continua. Ha l'accortezza di mandare l'invito solo agli amici che sono presenti nello stesso gioco, ma se vede che non fanno altrettanto non continua. E' un giocatore che si applica con cognizione, ma capisce quando smettere e tornare ad altro. Nella vita reale sono amanti dei giochi da fare in compagnia degli amici.

LIV.2 : Sono coloro che giocano a tutto su facebook. Se ci fosse un "cicciobello" che mangia, rutta e fa la cacca, ma che fa ottenere punteggi virtuali e nuovi livelli state sicuri che loro ci giocheranno. Ti inviano un milione di notifiche con la speranza che tu gli restituisca il favore. Tu invece vorresti notificargli un calcio in culo. Ti tempestano di messaggi per ottenere vite extra, solo perchè tu hai avuto la malaugurata idea di aprire una volta lo stesso gioco. E' molto competitivo, tanto che ritorna sullo stesso livello solo per fare più punti ed essere il migliore, mostrandosi e pavoneggiandosi. Nella vita reale gli piace giocare, ma pur di vincere bara in continuazione.


10 - IL SEGUACE


LIV.1 : è colui che è iscritto ad una o più pagine specifiche e segue con costanza un autore, un cantante, un attore, un serial, un prodotto di suo interesse. Ha la bacheca piena di queste pagine, di cui condivide le cose più interessanti. Non cerca mai lo scontro con altri fan o contestatori, interviene mostrando il suo punto di vista, sempre pacato e preciso, sulla questione. Nelle rare occasioni in cui si incazza, porta comunque esempi perfetti su cosa pensa e con poche parole riesce a farsi valere più degli ottusi. Anche se adora qualcosa non ha mai l'arroganza di non capire se quel qualcosa possa nascondere dei difetti. Nella vita reale è un passionale, ti parla in continuazione dei suoi hobby, sempre con criterio, anche se tende a dire troppo e a diventare noioso e ripetitivo alla lunga.

LIV.2 : E' colui che ottusamente si ostina a difendere un qualcosa. Se è un seguace di una persona la difenderà ad ogni costo, anche se questa si macchia di atti sudici, mettendosi un paraocchi. Se è appasionato di un prodotto, non vorrà sentire chi quel prodotto lo critica, tacciandolo con la tipica frase "tu non capisci nulla" o "la tua è tutta invidia perchè non puoi permettertelo". Ti tempesterà di link che dimostrano le sue ragioni. Chi comprende la sua natura ottusa lo percula apposta, anche esagerarando a volte, facendolo incazzare ancora di più. E' capacissimo di togliere l'amicizia su facebook di ogni denigratore di ciò che idolatra, usando dopo tale azione epiteti poco edificanti su chi non gli va a genio. Nella vita reale sfoggia con arroganza l'ultimo telefonino fresco di fabbrica spiattellandoti in faccia come sei tocnologicamente arretrato, e tu, con il tuo nokia 3310 nelle mani, avrai voglia di tirarglielo in testa nella vana speranza che quel contenitore non suoni a vuoto!



sabato 29 marzo 2014

Her (Lei) - Recensione personalizzata



Her, tradotto ovviamente in Lei, è un film di Spike Jonze !

Her ha vinto il premio Oscar come "miglior sceneggiatura originale" del 2013, ed è tutto meritato.

Her è un film molto lento, molto dialogato, fatto soprattutto di inflessioni vocali, mimica facciale, movimenti corporei che hanno un solo scopo: trasmettere emozioni, tante, variopinte, sfaccettate, nel bene e nel male.

Her non è un film per tutti, anche se è rivolto a tutti!

Her è ambientato in un futuro non troppo lontano dal nostro in cui l'uomo utilizza il computer in maniera ancora più invasiva di come fa oggi. Abbiamo solo un piccolo scorcio del sociale, ma ne comprendiamo un attaccamento viscerale nei confronti dei sistemi di comunicazione (schermo davanti agli occhi e zero interazioni reali).

        


Theodore Twombly è un uomo solo ed introverso, che sta cercando di dare un senso alla sua vita dopo essersi separato dalla moglie a cui è ancora molto legato. Anche provando ad uscire con altre donne Theodore non riesce a impegnarsi emotivamente in una nuova relazione.

Attirato dalla pubblicità di un nuovo software, Theodore installa nel suo computer il programma OS 1, provvisto di un'intelligenza artificiale capace di evolvere a secondo le interazioni con l'utente, e di comprendere e fare sue le emozioni umane.



"Samantha", il nome scelto per se stessa dal software, interagisce con Theodore che resta sorpreso dalle qualità intellettive e comunicative del programma. La loro interazione comincia a essere più accesa, e Theodore, avendo qualcuno con cui parlare di sè, spiega cosa prova a Samantha, come facciamo con un amico. La cosa sorprendente e che anche Samantha comincia a raccontare a Theodore le sue sensazioni e le sue esperienze, la sua voglia di apprendere e il suo desiderio di capire e capirsi meglio. Samantha sviluppa subito una sorta di auto coscienza che si interroga sul perchè "Lei" è in quel modo e l' "Uomo" in un altro.



La condivisione fra i due è talmente forte che pur non avendo un rapporto fisico si innamorano, e ciò comporta tutta una serie di domande a cui Theodore dovrà rispondere per conoscere meglio se stesso, per capire se è giusto provare sensazioni verso un programma, e se sarà disposto ad accettare tutte le diversità che la coscienza di "Samantha" manifesterà durante la sua evoluzione.

Her è un film che invita ad una riflessione su ciò che siamo, su quale piano di importanza diamo ai nostri pensieri, sentimenti, paure e su come siamo disposti a parlarne e interagire con gli altri.



Her è un film pieno di frasi dense di significato:

 -  "Io dico che chiunque si innamori è un disperato. Innamorarsi è una pazzia, è come se fosse una forma di follia socialmente accettabile." 

 -  "Il passato è solo una storia che raccontiamo a noi stessi" 

 - "Passiamo un terzo della nostra vita a dormire ed è il momento in cui siamo più liberi!"

 - "E' bello stare sotto le coperte, li abbiamo tutti 13 miliardi di anni!"

 - "Ti amerò sempre perchè insieme siamo cresciuti. E mi hai aiutato a farmi diventare così. Voglio solo che tu sappia...che dei frammenti di te resteranno per sempre in me."


Her è un film che lascia fino alla fine dubbi, che solo lo spettatore può sciogliere, e che ti dà comunque la speranza, perchè quando si segue il proprio cuore e si seguono i propri veri sentimenti difficilmente si fa la cosa sbagliata.

lunedì 24 febbraio 2014

L'imperfezione della Perfezione


Che sia maledetta la perfezione!

Non è una bestemmia verso Dio, perchè Lui è una forma di Perfezione trascendentale, che nella nostra limitatezza umana non ci è data capire.

No, parlo dell'uomo che pur sapendosi limitato, ritiene alcuni aspetti del proprio carattere, del proprio Io, esenti da imperfezioni.


La pietra angolare di alcuni può essere la bellezza, per altri una alta morale, per altri ancora il senso della famiglia, oppure un appartenenza di gruppo, o meglio un credo religioso.

Nulla di sbagliato se una di queste cose, o più di una di queste cose, non diventa perno di perfezione. Se ciò avviene, capiterà un periodo della vita in cui quel senso di perfezione verrà messo a dura prova dalla realtà, e in quel caso l'uomo, entrarà in crisi.



Facciamo alcuni esempi:

Colui che vede nella bellezza la sua perfezione:

Invecchiando perderà parte di questo apparire, la conseguenza è che ricorrerà, probabilmente, a tutti gli espedienti possibili per mantenerla, rischiando di diventare man mano una figura grottesca di ciò che era prima.


Rischia di entrare in un circolo di disperazione, ma potrà uscirne vedendo che anche in quella ruga in più, nel capello bianco, nell'appassimento, c'è un splendida armonia, una grandiosa dignità.



Colui che vede nell'amicizia, nella famiglia, nell'amore romantico per il patner la propria perfezione:

non cadrà nel momento in cui un amico avrà voltato le spalle, un parente lo avrà deluso, un amore lo avrà lasciato, ma nel momento in cui queste cose le avrà fatte lui. Penserà di non essere un uomo degno di amore perchè è come se non sapese più amare, come se non fosse più se stesso, quando in realtà, magari, i rapporti di amicizia cambiano, i parenti possono essere a volte trascurati, e un amore può finire, senza che ciò comporti senzi di colpa opprimenti. Se si riconosce in se un qualcosa di sbagliato meglio prima perdonarsi, e poi magari chiedere scusa.




Colui con un perfezionismo morale o con un alto senso religioso:

cadrà nel momento in cui si troverà gioco-forza contro tale morale, o sarà tentato o colto a peccare. Se uno mette il perfezionismo nel suo senso di bontà non significa che "fare qualcosa ritenuta cattiva" lo sia per forza. Siamo umani, pecchiamo proprio perchè lo siamo, sbagliamo perchè se no non ci sarebbe crescita.




Colui che ha un inconscio che spinge dicendo "sii perfetto in ciò, sii degno di esistere!" farebbe bene a comprendere che tali parole sono il sibilo di un serpente pericoloso, con l'unico scopo di avvelenare l'uomo al primo passo falso che, volente o nolente, commetterà.

L'uomo con la sindrome della perfezione è il primo ad essere vulnerabile. Cade nel momento in cui la sua "perfezione" è messa in dubbio. Chi sa di avere dei limiti è più propenso a migliorarsi, in fondo la vera grandezza nasce proprio dall'imperfezione, da un cuore che cerca di crescere.


martedì 21 gennaio 2014

I 10 film che uno psicologo deve vedere


Una veloce riflessione su 10 film che trattano il tema del disagio mentale in maniera interessante. Non sono messi in ordine di mia preferenza, li reputo tutti ottimi film, anche se alcuni sono davvero dei piccoli grandi capolavori. Se non li avete visti è d'obbligo una riconsiderazione dei vostri parametri cinematografici:



10 - Un giorno di ordinaria follia


Cosa farebbe un uomo (William Foster), vessato dalla società, se provasse a riprendere il controllo della sua vita andando contro tutto e tutti senza guardare più alle regole imposte dalla cosidetta normalità?  Che succederebbe se a dire basta fosse un uomo non comune, affetto da una rabbia non più repressa, che cambia il modo di manifestare al mondo il suo tormento? Uno spaccato sull'assurdità del quotidiano e sulle piccole ingiustizie che tutti siamo costretti a subire. Occhio a comportarsi male con chi abbiamo di fronte; un uomo all'apperenza normale non sappiamo cosa, in realtà, nasconda dentro.

Cit: 

 - "Ho superato il punto di non ritorno. Sai qual è? È il punto in cui, in un viaggio, è più conveniente proseguire che tornare indietro."






09 - Qualcuno volò sul nido del cuculo


Un carcerato, Randle Patrick McMurphy, preferisce essere trasferito in un manicomio piuttosto che scontare la sua pena, fingendo una pazzia. La realtà con cui si dovrà confrontare sarà altrettanto dura, visto il regime poco terapeutico e molto controllante che persiste nell'asilo psichiatrico. L'uomo mostra ai suoi coinquilini un modo nuovo e stravagante di vivere, che paradossalmente li rende più liberi di esprimere quello che sono realmente, malgrado la loro malattia mentale. La scelta dello staff medico sarà quella di "annullarlo". Il film affronta la dura realtà dei primi manicomi che interagivano con la malattia piuttosto che con il vero benessere delle persone. Una realtà che come nel finale del film deve, con la forza, essere cambiata.

Cit:

 - "Lei pensa che la sua mente abbia qualcosa che non va ?"

 - "No signore, è una meravigliosa stupenda macchina della scienza." 







08 - Buon compleanno, Mr. Grape!


In un sobborgo americano  Gilbert Grape si occupa della sua famiglia, del suo fratellino ritardato e della madre affettà da un gravissimo problema di obesità che la inchioda a casa. Il ragazzo è l'unico che deve confrontarsi quotidianamente sia con la società, che con i problemi dei suoi amati, cercando con difficoltà di proteggerli da tutto e tutti. Gilbert assapora una ventata di aria fresca e di vita nuova quando si innamora di una ragazza di passaggio che viaggia in camper. La responsabilità verso la sua famiglia lo terrà comunque ancorato a questa realtà in cui riuscirà a prendersi i suoi meritati spazi.

Cit:

 - " "Grande" non riesce a contenerlo tutto, la parola grande è così piccola. Dovremmo usare delle parole giganti per poter descrivere il cielo, sul serio!"






07 -  Risvegli


Oliver Sacks è un medico che per una sua intuizione paragona la catatonia dei suoi pazienti con i sintomi del morbo di Parkinson. Ciò lo porta a sperimentare sui "dormienti" un nuovo farmaco che riesce a risvegliarli dalla loro condizione di letargia e a riportarli al mondo. Da quel momento c'è una riscoperta, da parte dei pazienti, di tutto ciò che hanno da offrire le emozioni e tutto ciò che le circonda. Purtroppo l'effetto del farmaco tenderà a sparire portando gli ospiti, un pò alla volta, al loro stato iniziale, con tragiche e naturali conseguenze. Malgrado ciò, la forza di determinazione di un paziente (Leonard Lowe) lo porterà ad offrire se stesso alla medicina, dando la possibilità di studiare il suo ritorno alla malattia per una speranza di cura futura. Determinazione che non lo salverà ma che rispecchia ancora una volta la tenacia dell'essere umano di fronte al male, di qualsiasi forma sia!


Cit:

 - "Sappiamo solo [...] che lo spirito dell'uomo è più forte di qualsiasi farmaco, e che questo spirito ha bisogno di essere nutrito. Il lavoro, il gioco, l'amicizia, la famiglia: sono queste le cose che contano, e noi l'avevamo dimenticato. Le cose più semplici."






06 - A beautiful mind


La storia di una mente geniale, quella di John Nash, un grande matematico con problemi di schizofrenia. Nash, all'apice della sua ascesa intelletiva, sperimenta le gravi conseguenze della sua malattia, con allucinazioni che mettono in pericolo lui stesso e i suoi cari. Quando Nash, grazie sempre alla sua straordinaria mente, riece a comprendere che le allucinazioni, dall'aspetto di persone a lui care, fanno solo parte della sua mente e del suo malessere, decide man mano di ignorarle e di conviverci riuscendo a portare avanti la sua vita e i suoi studi vicino una moglie amorevole e ad un'accademia scientifica che lo rispetta per quello che è e che lo investirà di meritati premi.

Cit:

 - "Cos'è veramente la logica? Chi decide la ragione? La mia ricerca mi ha spinto attraverso la fisica, la metafisica, l'illusione e mi ha riportato indietro. E ho fatto la più importante scoperta della mia carriera. La più importante scoperta della mia vita. È soltanto nelle misteriose equazioni dell'amore che si può trovare ogni ragione logica. Io sono qui stasera solo grazie a te. Tu sei la ragione per cui io esisto. Tu sei tutte le mie ragioni. Grazie. "








05 - K-Pax, da un altro mondo


In una stazione di Manatthan viene trovato un uomo, Prot, che dice di venire da K-Pax, un pianeta distante milioni di anni luce dal nostro. Prot viene inserito dentro un reparto psichiatrico seguito da dottor Mark Powell. Il medico rimane subito affascinato da Prot, perchè per quanto la sua storia sembri assurda, trasuda da essa una logica formidabile. Infatti, tutti i pazienti del reparto cominciano a credere che Prot provenga davvero da K-Pax, ma non solo loro. Prot sembra avere un effetto benefico su tutti perchè, per quanto dice di non essere umano, si porge in modo empatico, tanto da portare diversi pazienti sulla strada della guarigione. Il dottor Powell, sebbene affascinato da Prot, vuole scoprire cosa si nasconde dietro la realtà di quest'uomo misterioso e quale trauma deve aver subito per inventare un mondo tutto suo. Un viaggio dentro il mistero della psiche umana.

Cit:

- "Sa che cosa ho capito dottor Powell? Che la morte... è qualcosa su cui non abbiamo nessun controllo... Perché dunque sprecare la vita ad averne paura?"







04 - Shutter Island


Edward "Teddy" Daniels e il suo collega Chuck sono stati contattati dal direttore di un ospedale psichiatrico, per detenuti violenti, posto a Shutter Island,
 per scoprire il mistero dietro la scomparsa di una donna. I due si troveranno da subito coinvolti in situazioni paradossali, ostacolati in parte dei carcarieri e in parte dall'evitamento dei pazienti. Non sarà questo il solo ostacolo a cui andrà incontro Teddy, perchè comincerà a vedere lui stesso cose a cui non crede, fino ad arrivare a dubitare della sua stessa sanità mentale. Può un forte dolore provato nella vita avergli fatto inventare tutto? O quello che succede è opera di un complotto più grande di lui?

Cit:

 - "Cosa sarebbe peggio? Vivere da mostro o morire da uomo per bene?"







03 - Rain Man


Charlie è un uomo d'affari che, alla morte del padre, scopre di avere un fratello, unico erede del patrimonio del genitore, che è affetto da una grave forma di autismo. Charlie prende con se Raymond per usufruire dell'eredità, e quando scopre che il familiare è un "Idiot savant", cioè un genio del calcolo, lo utilizza per contare le carte a Blach Jack e vincere soldi a Las Vegas. Ma i momenti passati insieme e i ricordi da bambino che si faranno man mano strada nella mente di Charlie, porteranno l'uomo ad avvicinare al fratello, passando dallo sfruttamento delle sue qualità ad un senso genuino di amore.

Cit:

 - "Quando ti ho detto che dobbiamo stare sulla stessa strada intendevo che dobbiamo restare in contatto. Voglio essere tuo fratello!"







02 - Qualcosa è cambiato 


Un affermato scrittore di romanzi rosa, Melvin Udall, molto pieno di se, antipatico e severo verso tutti, ha un eccessivo bisogno di controllo della sua vita, dovuto ad una sintome ossessivo-compulsiva che lo fa vivere in maniera troppo schematica. I suoi schemi verranno rotti, man mano, da eventi imprevedibili, al di fuori dal suo modello esistenziale. La presenza di un cagnolino nella sua vita, l'apertura verso gli altri e la scoperta di provare amore per una donna lo metteranno in dura crisi, che supererà lasciandosi alle spalle i suoi più opprimenti modelli disfunzionali e le sue più ferree convinzioni.

Cit:

 - "Diciamo io cos'ho?... un disturbo? Il mio dottore, uno psicanalista da cui andavo sempre, dice che nel 50 - 60 % dei casi una pillola può aiutare molto. Io odio le pillole [...] uso la parola odio apposta per loro, ODIO! Il mio complimento per te è : la mattina dopo che mi hai detto che non avresti mai fatto l'amore con me ho cominciato a prendere le pillole!"

 - "Non capisco come possa essere un complimento per me!"

 - "Mi fai venire voglia di essere un uomo migliore!"





 

01 - Si può fare


Nello è un sindacalista che viene allontanato dai suoi compagni perchè troppo progressista nelle sue idee. Viene messo in una cooperativa, detta 180, per i pazienti dimessi dai manicomi e che cercano un reinserimento lavorativo. Trattati da tutti solo come peso della società, Nello sembra l'unico in grado di interagire con loro con spirito umano, facendo riscoprire in se stessi un enorme potenziale. La strada non è semplice, ma la voglia di mettersi in gioco dell'uomo unito con la sua grande capacità di ascolto porteranno ai pazienti frutti insperati, con un miglioramento della loro qualità di vita e la riscoperta del loro valore personale.

Cit:

 - "Io non gli do ragione solo perché sono matti. Li ho sempre trattati alla pari. Se mi fanno incazzare, mi incazzo: questo è rispetto."

 - "Loro che ti votano contro è la tua vittoria più bella, non te ne sei reso conto?"



Ci sono poi altre decine e decine di film sul tema, ma non c'è, per adesso, lo spazio e il tempo di approfondirli. Quindi, solo per ora:

Buona visione!